16.11.2021
Grano saraceno: pianta o cereale?
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Contrariamente a quanti pensano, il grano saraceno non è un cereale bensì una pianta spontanea originaria della Siberia e della Manciuria. Naturalmente priva di glutine, questa varietà delle graminacee ma delle poligonacee. Come amaranto e quinoa ad esempio, è opportuno quindi chiamarlo pseudo cereale. Il suo nome scientifico Fagopyros significa “faggio – Fago” e “frumento – pyros” perché i frutti hanno forma trigona come quelli del faggio: infatti il suo seme conico è sicuramente inconfondibile e lo rende facilmente riconoscibile.
Da dove arriva il grano saraceno?
Con origini antichissime si presume che il grano saraceno fosse coltivato in Siberia, Manciuria e Cina. Arrivò in Europa nel Medioevo sulle coste del Mar Nero. Prima in Germania dove veniva chiamato grano dei pagani e poi in Italia nella zona della Valtellina dove era chiamato formentone.
Le proprietà del grano saraceno
La bellezza del grano saraceno è che pur non essendo un cereale ne contiene tutte le proprietà, in più non avendo gliadine del glutine è consigliatissimo nelle intolleranze o celiachie.
Ricco di tutti gli amminoacidi essenziali come la lisina, treonina e triptofano, ricco di vitamine come quelle del gruppo B e E, anche la vitamina P (rutina) che mantiene elastici i tessuti dei vasi sanguigni. Contiene inoltre vari minerali come fosforo, magnesio, zinco, calcio e ferro. Fornisce energia e vigore adattissimo agli sportivi. Con i suoi preziosi flavonoidi tiene basso il colesterolo cattivo, con il suo magnesio, riduce il rischio di diabete, infatti il suo indice glicemico è pari a 54, molto basso.
Il grano saraceno con il suo alto valore in proteine è consigliato in convalescenza o deperimento fisico.
Prendere il chicco integrale di grano saraceno e trasformarlo in farina grazie a Faribon 600 dà la possibilità di usufruire di tutti i suoi preziosi elementi freschi.
La macrobiotica lo associa all’energia dei reni, ottimo associato con fagioli azuki, essendo uno pseudo cereale riscaldante abbastanza yang meglio usarlo in autunno/inverno.
Proprio perché coltivato in montagna è ideale per ricette montanare come la torta di grano saraceno, le frolle, ma anche i pizzocheri, la polenta, ricordiamo che le crepe bretoni sono fatte proprio con il grano saraceno. Molto usato anche in Giappone, i famosi soba giapponesi sono di grano saraceno.
Come si cucina il grano saraceno?
Il grano saraceno come tutti gli altri cereali va in primis ben lavato sotto l’acqua corrente. Asciugato e tostato qualche minuto e poi unito al doppio del suo peso in acqua. Cuoce in circa 30 minuti a fiamma bassa fino ad assorbire i liquidi.
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